Daniel Evans

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Disambiguazione – Se stai cercando l'attore gallese, vedi Daniel Evans (attore).
Daniel Evans
Daniel Evans nel 2022
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Altezza175 cm
Peso75 kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 149-172 (46.3%)
Titoli vinti 2
Miglior ranking 21º (7 agosto 2023)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open 4T (2017)
Francia (bandiera) Roland Garros 2T (2022)
Regno Unito (bandiera) Wimbledon 3T (2016, 2019, 2021)
Stati Uniti (bandiera) US Open 4T (2021)
Altri tornei
 Giochi olimpici 2T (2024)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 48-63 (43.24%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 52º (26 aprile 2021)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open 1T (2020)
Francia (bandiera) Roland Garros 2T (2019, 2020)
Regno Unito (bandiera) Wimbledon 1T (2014, 2016, 2019, 2024)
Stati Uniti (bandiera) US Open 3T (2016)
Altri tornei
 Giochi olimpici QF (2024)
Palmarès
OroCoppa Davis 2015
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 1º luglio 2024

Daniel Evans (Birmingham, 23 maggio 1990) è un tennista britannico.

Ha vinto in singolare due titoli ATP, il Murray River Open nel 2021 e il Washington Open nel 2023, su quattro finali disputate. Nel 2015 ha fatto parte della squadra britannica vincitrice della Coppa Davis. I suoi migliori ranking ATP sono la 21ª posizione in singolare dell'agosto 2023 e la 52ª in doppio dell'aprile 2021.

Primi anni e vita personale

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Evans è cresciuto nella zona di Hall Green a Birmingham, suo padre è un elettricista, sua madre un'infermiera, e ha due sorelle maggiori. Ha iniziato a giocare a squash all'età di sette anni con il padre a Solihull scoprendo per caso il tennis a 10 anni quando inizia ad allenarsi all' Edgbaston Priory Club di Birmingham.[1] All'età di 13 anni si è trasferito a Loughborough per vivere con una famiglia ospitante mentre si allenava presso l'accademia della LTA alla Loughborough University. Del suo periodo a Loughborough, ha detto: "Non sono mai stato il migliore a 14 e 15 anni, anzi, probabilmente ero il peggiore. Ero più piccolo degli altri e mi sviluppavo un po' in ritardo, ma ho sempre pensato di essere abbastanza bravo e alla fine ero il migliore."[2]

Junior: 2004- 2007

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Fa parte della squadra britannica che vince la World Junior Tennis nella Repubblica Ceca all'età di 14 anni, sotto la guida degli allenatori della LTA Academy, Mark Taylor e Leighton Alfred,[3] che hanno continuato a lavorare con lui sporadicamente nel corso degli anni. A marzo 2006 si aggiudica il titolo juniores a Marcq-en-Barœul, portandosi in vetta alla classifica europea under 16. Nel 2007 vince un torneo junior in Paraguay. Nel corso della stagione vince anche tornei di doppio in coppia con David Rice in Brasile, Uruguay e Francia. In questo periodo Evans viene seguito dal coach Mark Hilton al Nottingham Tennis Center.[4]

2008, primi titoli Futures e riconoscimento britannico.

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All'inizio del 2008 viene seguito al National Tennis Center da Paul Annacone, l'allenatore capo maschile della LTA, che aveva allenato tennisti come Pete Sampras e Tim Henman.[1] Dopo alcune uscite fuori orario gli viene negato l'accesso ai centri di pratica e allo staff tecnico della LTA, così torna ad allenarsi a Solihull, al West Warwickshire Club. Vince qualche torneo Futures e a fine anno, che chiude al 477º posto del ranking, gli viene assegnato il premio LTA Male Junior Player of the Year.[5]

2009- 2012, primo titolo Challenger e prime vittorie in Coppa Davis

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A febbraio gioca gli spareggi per la squadra britannica di Coppa Davis. Vince il primo titolo Challenger di singolare al Jersey International a marzo, superando in finale Jan Minář per 6–3, 6–2. Nel 2010 si qualifica per la prima volta a un torneo ATP a Auckland e perde al primo turno contro Michael Lammer. All'Australian Open viene sconfitto al primo turno di qualificazione da Julio Silva. Torna ad allenarsi al Nottingham Tennis Centre, insieme ai suoi vecchi allenatori Taylor e Alfred.[3] Nel 2011 Evans cambia ancora allenatore passando al belga Julien Hoferlin.[6] Nella nuova stagione supera le qualificazioni al Zagreb Indoors e perde in tre set contro Guillermo García López al primo turno del tabellone principale. A febbraio 2012, è determinante nella vittoria per 3-2 della Gran Bretagna sulla Slovacchia nel gruppo I della zona Europa / Africa di Coppa Davis, interrompendo la striscia di zero vittorie su 10 incontri, battendo Lukáš Lacko e Martin Kližan.[6] Non potendosi permettere viaggi all'estero, trascorre i successivi 12 mesi giocando i tornei Futures in Gran Bretagna e Irlanda e vince quattro titoli in singolare. A fine anno la Lawn Tennis Association gli toglie i finanziamenti, apparentemente perché non è riuscito a convincere l'associazione del suo impegno per lo sport. mettendo così a rischio la carriera perché i genitori avevano difficoltà a sostenerlo finanziariamente.[7]

2013, tre finali Challenger, terzo turno agli US Open

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Evans è determinante nella vittoria in Coppa Davis contro la Russia, imponendosi nel match decisivo contro Evgenij Donskoj,[8] la LTA torna così ad aiutarlo economicamente e a mettergli a disposizione gli allenatori e il centro di pratica al National Tennis Center di Roehampton, permettendogli quindi di poter giocare all'estero.[7] A giugno entra con una wild card nel tabellone principale del Nottingham Trophy, dove raggiunge i quarti di finale con i successi su Ryan Harrison e Brydan Klein e viene eliminato al turno successivo da Matthew Ebden. Entra in tabellone anche al Queen's Club Championships dove batte Guido Pella e Jarkko Nieminen, prima vittoria contro un top 50,[9] ma esce di scena per mano di Juan Martín del Potro.

Con un'altra una wild card partecipa alle qualificazioni di Wimbledon e perde al primo turno contro Daniel Muñoz-De La Nava. Raggiunge la sua seconda finale Challenger a Vancouver, vincendo contro Donskoy, Olivier Rochus e Bobby Reynolds; viene sconfitto dal vincitore del torneo, Vasek Pospisil. Grazie a questo risultato fa il suo ingresso nella top 200. Arriva in finale anche al Challenger di Aptos dove perde di nuovo al terzo set contro Bradley Klahn. Agli US open ottiene la sua vittoria più prestigiosa da inizio carriera battendo al primo turno l'undicesima testa di serie Kei Nishikori, al quale concede solo 10 giochi, con il successo su Bernard Tomic accede per la prima volta al terzo turno in una prova del Grande Slam dove viene sconfitto da Tommy Robredo.

2014, prima semifinale ATP e grave infortunio

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Perde al secondo turno di qualificazione degli Australian Open contro Márton Fucsovics. A febbraio partecipa alle qualificazioni del Zagreb Indoors che perde all'ultimo turno, ma è ripescato come lucky loser dopo il ritiro della settima testa di serie Radek Štěpánek. Evans quindi supera Jan Hájek, Michael Berrer e Philipp Kohlschreiber e cede in 3 equilibrati set in semifinale a Tommy Haas. A Wimbledon perde al primo turno e si procura un grave infortunio al ginocchio che lo costringe a chiudere la stagione con largo anticipo.

2015, crollo nel ranking, rientro, un titolo Challenger e trionfo in Coppa Davis

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Ancora alle prese con il ginocchio infortunato, disputa tre soli tornei a gennaio 2015. Rientra a maggio ripartendo dal 772º posto del ranking e si aggiudica subito un torneo Futures. A Wimbledon perde l'incontro decisivo di qualificazione contro Sugita. Nel periodo successivo risale nel ranking vincendo altri 3 tornei Futures e raggiungendo la semifinale al Challenger di Vancouver. Nonostante sia solo alla 300ª posizione mondiale, prende parte alla semifinale di Coppa Davis vinta 3-2 contro l'Australia in sostituzione dell'infortunato Kyle Edmund. Anche se perde entrambi gli incontri in singolare la Gran Bretagna raggiunge comunque la finale per la prima volta dal 1978.[10] A novembre vince il Knoxville Challenger sul duro indoor e rientra nella top 200. Il Belgio organizza la finale di Coppa Davis sulla terra battuta al coperto e il capitano Leon Smith preferisce schierare Edmund anziché Evans. I britannici s'impongono per 3-1 e vincono la Coppa Davis 79 anni dopo il trionfo del 1936.[11]

2016, tre titoli Challenger, terzo turno a Wimbledon e agli US Open

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Al primo turno degli Australian Open Feliciano López gli concede solo 5 giochi. A febbraio viene battuto da Edmund nella finale del Challenger of Dallas per 6–3, 6–2. Raggiunge la finale anche al Challenger de Drummondville e sconfigge il connazionale Edward Corrie per 6–3, 6–4,. Nel doppio dello stesso torneo perde la finale insieme a Lloyd Glasspool, superati dalla coppia James Cerretani / Max Schnur. Salta l'intera stagione su terra battuta per il secondo anno consecutivo. Ad aprile vince il Challenger di Taipei, arriva in finale senza perdere alcun set e s'impone su Konstantin Kravčuk per 3–6, 6–4, 6–4, successo che gli consente di entrare nella top 100 della classifica ATP.[12] Una settimana dopo, i ruoli si invertono al Busan Open Challenger, dove è Kravchuk a conquistare il titolo, prevalendo su Evans con un doppio 6–4.

Entra direttamente nel tabellone principale al torneo di Wimbledon e dopo i successi contro Jan-Lennard Struff e Aleksandr Dolhopolov perde al terzo turno contro la 3ª testa di serie e sette volte campione Roger Federer. Rinuncia alle Olimpiadi di Rio e continua a giocare nel Tour per migliorare la classifica e vince il suo terzo titolo Challenger dell'anno sconfiggendo in finale ad Aptos Cameron Norrie per 6–3, 6–4. Al secondo turno degli US Open elimina la testa di serie nº 27 Alexander Zverev e al turno successivo cede al futuro campione Stan Wawrinka in cinque set. Nella semifinale di Coppa Davis persa 3-2 contro l'Argentina viene schierato solo nell'ultima giornata e viene sconfitto nell'incontro decisivo da Leonardo Mayer, che vince in rimonta al quarto set.

2017, quarto round dell'Australian Open e top 50, squalifica di un anno per positività alla cocaina

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A gennaio batte Dominic Thiem al Sydney International prima d'incontrare nella sua prima finale dell'ATP Tour Gilles Müller che lo supera per 7–6(5), 6–2. Agli Australian Open sconfigge fra gli altri Marin Čilić e Bernard Tomic e raggiunge per la prima volta gli ottavi di finale in uno Slam, dove viene eliminato dalla testa di serie nº 12 Jo-Wilfried Tsonga. A ottobre viene squalificato per un anno dopo che ad aprile era stato trovato positivo a un test per la cocaina. Evans ammette di averne assunto una dose in un periodo in cui non stava giocando e di avere riposto la cocaina avanzata in una borsa dove ha contaminato i farmaci consentiti che stava assumendo. Gli vengono riconosciute le attenuanti del caso, la squalifica diventa retroattiva e durerà fino all'aprile 2018.[13]

2018, ritorno alle competizioni e risalita nel ranking

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Ritorna a giocare il 28 aprile 2018, avendo ripreso ad allenarsi solo due mesi prima, e deve ripartire da zero punti nel ranking; sconfigge prima il connazionale Corrie nel primo turno di qualificazione del Challenger di Glasgow, e poi Sam Barry, qualificandosi per il tabellone principale del torneo, dove viene battuto subito da Lucas Miedler. In estate raggiunge la semifinale al Surbiton Trophy e la finale al Nottingham Open. Al torneo di Wimbledon supera le pre-qualificazioni ed esce al secondo incontro delle qualificazioni. Ad agosto vince il Challenger di Vancouver battendo in finale Jason Kubler al tie-break del set decisivo per 4–6, 7–5, 7–6(3). A novembre rientra nella top 200 mondiale.

2019-2020, numero 1 britannico e ingresso in top 30

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Ritornato a buoni livelli nel 2019, raggiunge la finale di Delray Beach sconfiggendo in semifinale il nº 9 del mondo Isner ma perde contro Radu Albot al tie-break del terzo set dell'avvincente finale. Ottiene buoni risultati nei tornei Challenger, su cui spiccano i titoli conquistati a giugno nei prestigiosi Surbiton Trophy e Nottingham Open. Raggiunge il terzo turno a Wimbledon e agli US Open e il 14 ottobre diventa il nº 1 britannico nel ranking ATP.[14] Chiude la stagione con la sconfitta contro Nadal nella semifinale di Davis persa contro la Spagna. Inizia il 2020 raggiungendo con la squadra britannica i quarti di finale all'edizione inaugurale dell'ATP Cup. A febbraio sconfigge la settima testa di serie Andrey Rublev nei quarti di finale a Dubai, prima di essere eliminato in due set da Stefanos Tsitsipas. Grazie a questi successi entra nella top 30 della classifica ATP, in 28ª posizione. Dopo l'interruzione delle competizioni dovuta alla pandemia di COVID-19, si spinge fino alle semifinali di Anversa e Vienna e viene superato rispettivamente da Ugo Humbert e da Lorenzo Sonego, concludendo la stagione al 33º posto in classifica.

2021, primo titolo ATP di singolare e semifinale Masters, due finali di doppio Masters, quarto turno Slam, top 25

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A febbraio vince il suo primo titolo ATP Tour nell'unica edizione del Murray River Open, sconfiggendo nel suo percorso Borna Ćorić e imponendosi in finale su Félix Auger-Aliassime per 6–2, 6–3. Ai successivi Australian Open perde al primo turno contro Norrie. Ad aprile raggiunge al Miami Open la sua prima finale di doppio in un Masters 1000, in coppia con Neal Skupski cede alla coppia Nikola Mektić / Mate Pavić ed entra per la prima volta nella top 100 di doppio.[15] A Monte Carlo ottiene la sua prima vittoria in carriera su un nº 1 del mondo eliminando Novak Đoković in due set,[16] supera quindi David Goffin e, alla sua prima semifinale in un Masters 1000, viene sconfitto da Stefanos Tsitsipas che vincerà il titolo. Nel torneo di doppio gioca ancora con Neal Skupski, raggiungendo la sua seconda finale di doppio Masters 1000 in due settimane che perdono nuovamente contro le teste di serie nº 2 Mektic/Pavic.

Al Madrid Open sconfigge Jeremy Chardy e John Millman e negli ottavi di finale perde contro la quinta testa di serie Alexander Zverev. Eliminato al primo turno degli Internazionali d'Italia e dell'Open di Francia, in virtù dei quarti di finale raggiunti al Nottingham Open entra nella top 25 nel giugno 2021. Allo Slam di Wimbledon raggiunge il terzo turno con i successi su Feliciano López e Dušan Lajović, per essere poi fermato da Sebastian Korda in quattro set. Agli US Open raggiunge il quarto turno di uno Slam per la seconda volta in un anno sconfiggendo Alexei Popyrin, ma esce di scena al turno successivo per mano del nº 2 del mondo Daniil Medvedev. A fine mese porta il proprio best ranking alla 22ª posizione mondiale.

2022, terzo turno all'Australian Open e semifinale Masters in singolare, finale di doppio Masters

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Inizia la stagione all'ATP Cup, vincendo tutti gli incontri disputati nella fase a gironi contro Jan-Lennard Struff, Denis Shapovalov e Isner in singolare e in coppia con Jamie Murray battendo Kevin Krawietz / Alexander Zverev, e gli americani Isner / Fritz. Raggiunge le semifinali al Sydney International superando fra gli altri Pedro Martínez e Maxime Cressy, prima di perdere contro Aslan Karacev. Agli Australian Open sconfigge Goffin in due set al primo turno,ma al terzo turno viene eliminato da Auger-Aliassime. Al Citi Open 2022 si ferma ai quarti di finale, mentre raggiunge la semifinale del Canadian Open, dove supera Rublev in due set e Tommy Paul nei quarti ma viene poi eliminato dal futuro vincitore del torneo Pablo Carreno Busta. Nello stesso torneo si spinge fino alla finale in doppio assieme a John Peers, dove vengono sconfitti in 3 set dal duo Neal Skupski / Wesley Koolhof.

2023: terzo turno dell'Australian Open, titolo ATP 500 e 21º posto nel ranking

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Arriva nuovamente al terzo turno degli Australian Open dove viene eliminato da Rublev. Dopo una serie di sconfitte al primo turno, ad aprile raggiunge le semifinali a Marrakech che cede in tre set a Roberto Carballés Baena. Arriva in semifinale anche a Barcellona con i successi sul nº 11 del mondo Karen Chačanov e su Francisco Cerúndolo, dove raccoglie solo 4 giochi dal vincitore del torneo Carlos Alcaraz. Vince 1 degli 8 incontri successivi e torna a mettersi in luce ad agosto raggiungendo la sua prima finale in un ATP 500 al Washington Open grazie ai successi nei quarti di finale sul top 10 Frances Tiafoe e in semifinale su Grigor Dimitrov. Conquista il trofeo sconfiggendo Tallon Griekspoor per 7–5, 6–3, ottenendo il secondo titolo in carriera nel circuito maggiore e portando il proprio best ranking alla 21ª posizione.[17]

......

Partecipa all'US Open dando luogo, al primo turno, ad un incontro contro Karen Khachanov, di 5 ore e 35 minuti, terminato 6(6)–7, 7–6(2), 7–6(4), 4–6, 6–4, passato alla storia per essere stato il più lungo dell'US Open.[18] Viene eliminato da de Minaur al terzo turno.

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP Tour 500 (1)
ATP Tour 250 (1)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 7 febbraio 2021 Australia (bandiera) Murray River Open, Melbourne Cemento Canada (bandiera) Félix Auger-Aliassime 6–2, 6–3
2. 6 agosto 2023 Stati Uniti (bandiera) Washington Open, Washington Cemento Paesi Bassi (bandiera) Tallon Griekspoor 7–5, 6–3

Finali perse (2)

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Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP Tour 500 (0)
ATP Tour 250 (2)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 14 gennaio 2017 Australia (bandiera) Sydney International, Sydney Cemento Lussemburgo (bandiera) Gilles Müller 6(5)–7, 2–6
2. 24 febbraio 2019 Stati Uniti (bandiera) Delray Beach Open, Delray Beach Cemento Moldavia (bandiera) Radu Albot 6–3, 3–6, 6(7)–7

Finali perse (3)

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Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (3)
ATP Tour 500 (0)
ATP Tour 250 (0)
N. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 3 aprile 2021 Stati Uniti (bandiera) Miami Open, Miami Cemento Regno Unito (bandiera) Neal Skupski Croazia (bandiera) Nikola Mektić
Croazia (bandiera) Mate Pavić
4–6, 4–6
2. 18 aprile 2021 Monaco (bandiera) Monte Carlo Masters, Monte Carlo Terra rossa Regno Unito (bandiera) Neal Skupski Croazia (bandiera) Nikola Mektić
Croazia (bandiera) Mate Pavić
3–6, 6–4, [7–10]
3. 14 agosto 2022 Canada (bandiera) Canadian Open, Toronto Cemento Australia (bandiera) John Peers Regno Unito (bandiera) Neal Skupski
Paesi Bassi (bandiera) Wesley Koolhof
2–6, 6–4, [6–10]

Tornei minori

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Vittorie (22)
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Legenda tornei minori
Challenger (9)
Futures (13)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 29 marzo 2009 Regno Unito (bandiera) The Jersey International, Jersey Cemento Rep. Ceca (bandiera) Jan Minář 6–3, 6–2
2. 15 settembre 2015 Stati Uniti (bandiera) Knoxville Challenger, Knoxville Cemento (i) Stati Uniti (bandiera) Frances Tiafoe 5–7, 6–1, 6–3
3. 20 marzo 2016 Canada (bandiera) Challenger de Drummondville, Drummondville Cemento (i) Regno Unito (bandiera) Edward Corrie 6–3, 6–4
4. 1 maggio 2016 Taiwan (bandiera) Santaizi ATP Challenger, Taipei Sintetico (i) Russia (bandiera) Konstantin Kravčuk 3–6, 6–4, 6–4
5. 14 agosto 2016 Stati Uniti (bandiera) Aptos Challenger, Aptos Cemento Regno Unito (bandiera) Cameron Norrie 6–3, 6–4
6. 19 agosto 2018 Canada (bandiera) Vancouver Open, Vancouver Cemento Australia (bandiera) Jason Kubler 4–6, 7–5, 7–6(3)
7. 9 giugno 2019 Regno Unito (bandiera) Surbiton Trophy, Surbiton Erba Serbia (bandiera) Viktor Troicki 6–2, 6–3
8. 16 giugno 2019 Regno Unito (bandiera) Nottingham Open, Nottingham Erba Russia (bandiera) Evgenij Donskoj 7–6(3), 6–3
9. 12 giugno 2022 Regno Unito (bandiera) Nottingham Open, Nottingham Erba Australia (bandiera) Jordan Thompson 6–4, 6–4

Risultati in progressione

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Sigla Risultato
V Vincitore
F Finalista
SF Semifinalista
O Oro olimpico
A Argento olimpico
SF Bronzo olimpico
QF Quarti di Finale
4T Quarto turno
3T Terzo turno
2T Secondo turno
1T Primo turno
RR Round Robin
LQ Turno di qualificazione
A Assente
ND Non disputato
Legenda superfici
Cemento
Terra battuta
Erba
Superficie variabile

Aggiornato al 30 maggio 2024

Torneo 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 V–S
Tornei Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open A Q2 A A A Q2 A 1T 4T A 2T 2T 1T 3T 3T 1T 8–8
Francia (bandiera)Roland Garros A A A A A Q1 A A 1T A 1T 1T 1T 2T 1T 1T 1–7
Regno Unito (bandiera) Wimbledon 1T Q2 1T A Q1 1T Q3 3T A Q2 3T ND 3T 1T 1T 6–8
Stati Uniti (bandiera) US Open Q1 A A A 3T Q1 A 3T A A 3T 2T 4T 3T 3T 14–7
Vittorie-Sconfitte 0–1 0–0 0–1 0–0 2–1 0–1 0–0 4–3 3–2 0–0 5–4 2–3 5–4 4–4 4–4 0–2 29–30
Nazionale
Coppa Davis Z1 Z2 A Z1 PO A V1 SF QF PO SF ND QF RR QF 13–20
Vittorie-Sconfitte 0–2 0–2 0–0 2–2 2–2 0–0 0–2 0–2 2-2 1–0 1–3 0–0 2-1 1–1 2-1 13–20
Giochi Olimpici
Giochi Olimpici Non disputati A Non disputati A Non disputati A Non disputati 0-0
Vittorie-Sconfitte Non disputati 0-0 Non disputati 0-0 Non disputati 0-0 Non disputati 0-0
Statistiche Carriera
Titoli / Finali 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 1 0 / 0 0 / 1 0 / 0 1 / 1 0 / 0 1 / 1 0 / 0 2 / 4
Totale V–S 0–3 0–3 0–2 2–3 6–4 4–6 0–2 9–10 13–12 1–1 19–21 19–14 25–23 30–27 18–26 3–12 149–1702
Ranking a fine anno 261 363 342 297 150 305 183 66 133 192 42 32 25 27 38 47%

1 Ha partecipato solo alla semifinale della Coppa Davis 2015
2 Include il totale V-S 2008 (0–1)

Vittorie contro giocatori top 10

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Anno 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 Totale
Vittorie 2 0 1 0 1 1 1 0 6
N. Giocatore Rank Torneo Superficie Turno Punteggio
2017
1. Austria (bandiera) Dominic Thiem 8 Australia (bandiera) Sydney International, Sydney Cemento QF 3–6, 6–4, 6–1
2. Croazia (bandiera) Marin Čilić 7 Australia (bandiera) Australian Open, Melbourne Cemento 2T 3–6, 7–5, 6–3, 6–3
2019
3. Stati Uniti (bandiera) John Isner 9 Stati Uniti (bandiera) Delray Beach Open, Delray Beach Cemento SF 3–6, 6–2, 6–3
2021
4. Serbia (bandiera) Novak Đoković 1 Monaco (bandiera) Monte Carlo Masters, Monte Carlo Terra rossa 3T 6–4, 7–5
2022
5. Russia (bandiera) Andrej Rublëv 8 Canada (bandiera) Canadian Open, Montreal Cemento 2T 6–4, 6–4
2023
6. Stati Uniti (bandiera) Frances Tiafoe 10 Stati Uniti (bandiera) Washington Open, Washington Cemento QF 6–4, 7–5
  1. ^ a b (EN) Neil Harman, Dan Evans counting cost of his exploits, su thetimes.co.uk, 14 luglio 2008. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  2. ^ (EN) Hector Nunns, Despte Italian Open Setback, Dan Evans Remains Close To The Very Peak Of His Powers, su The Sportsman, 10 maggio 2021. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  3. ^ a b (EN) Heather Hodson, Break point for Dan Evans: party-loving tennis star determined to realise potential, su telegraph.co.uk, 24 aprile 2014. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  4. ^ (EN) Paul Newman, A new hope for British tennis?, su independent.co.uk, 23 gennaio 2008. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  5. ^ (EN) British Tennis Player Awards 2008, su LTA. URL consultato il 24 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2008).
  6. ^ a b (EN) Simon Briggs, Dan Evans serves up Davis Cup double over Slovak Republic, su telegraph.co.uk, 12 gennaio 2012. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  7. ^ a b (EN) Brian Dick, Exclusive: Dan Evans hits back at Tim Henman, su birminghammail.co.uk, 17 aprile 2013. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  8. ^ (EN) Kevin Mitchell, GB's James Ward and Dan Evans see off Russia and make Davis Cup history, su theguardian.com, 7 aprile 2013. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  9. ^ (EN) Piers Newbery, Andy Murray: Return at Aegon Championships halted by rain, su BBC, 12 giugno 2013. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  10. ^ (EN) Mark Hodgkinson, Davis Cup: Dan Evans fightback halted by Tomic to level semi-final, su BBC, 18 settembre 2015. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  11. ^ (EN) The LTA celebrates Great Britain's Davis Cup success in 2015 with anniversary documentary, su skysports.com, 1º dicembre 2020. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  12. ^ (EN) GB's Dan Evans set to break into top 100 after Challenger title, su BBC, 1º maggio 2016. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  13. ^ Tennis, Dan Evans squalificato un anno per uso di cocaina, su sport.sky.it, 3 ottobre 2017. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  14. ^ (EN) Russel Fuller, Dan Evans on rise to British number one from being unranked in April 2018, su BBC, 18 ottobre 2019. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  15. ^ (EN) Miami Open 2021 - British duo Evans and Neal Skupski lose in doubles final in straight sets, su eurosport.com, 4 aprile 2021. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  16. ^ (EN) Tumaini Carayol, Dan Evans stuns Novak Djokovic with straight-sets win at Monte Carlo Masters, su The Guardian, 15 aprile 2021. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  17. ^ (EN) Evans Hits New Heights With Washington Title, su atptour.com, 6 agosto 2023.
  18. ^ (ES) Evans batte Khachanov nella partita più lunga nella storia degli US Open, su Puntodebreak.com, 28 agosto 2024. URL consultato il 28 agosto 2024.

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